Cosa sta distruggendo la tua carriera immobiliare
Ho iniziato a lavorare da solo in un garage fino a costruire la mia azienda di formazione specifica per agenti immobiliari, la MMO, con un team ad oggi composto da oltre 40 persone tra dipendenti, collaboratori e coach.
La prima cosa che ho imparato a mie spese è che TU NON PUOI FARE TUTTO DA SOLO!
So che è difficile da accettare ma questa è la convinzione più dannosa per la tua crescita e quella della tua agenzia.
Quante volte ti ritrovi a fare da segretario, a occuparti degli acquirenti, dei venditori, di tutte le pratiche, la pubblicità, il marketing… e tanto altro… perchè diciamocela tutta, come fai le cose tu non le fa nessuno, tu hai più esperienza…
Ma così cosa ottieni?
- Non hai tempo per te stesso
- Nessuno capisce il proprio ruolo in agenzia
- Nessuno cresce
- L’agenzia non cresce
E così si conferma il solito turnover in agenzia e tu non capisci come selezionare, mantenere e motivare il tuo team.
Eppure se tutti avessero un ruolo ben preciso tu, la tua agenzia e il tuo team fatturereste molto di più. Quindi puoi cambiare strategia oppure continuare a vivere nella zona della non-crescita.
Ovviamente non basta solo dividersi i compiti ma valorizzare le differenze di ognuno, capirle, gestirle e farle diventare un punto di forza per la persona e per l’azienda stessa. Far sposare quindi l’obiettivo aziendale e condividerlo.
Il motivo per cui le persone scelgono di lasciare il proprio lavoro è a causa di spiacevoli interazioni tra manager e collaboratori.
In un recente sondaggio di Speexx Exchange (in cui sono stati intervistati oltre 700 tra HR e professionisti dell’apprendimento e dello sviluppo di tutto il mondo) il 30% degli intervistati ha ritenuto importante:
- formare i manager sulle capacità di gestione delle persone
- dare frequenti e significativi feedback ai dipendenti
- comunicare chiaramente gli obiettivi per favorire un dialogo onesto e trasparente
- migliorare la fidelizzazione dei dipendenti
Ciò che allontana un collaboratore dall’agenzia immobiliare è l’insoddisfazione lavorativa.
Quale può essere il motivo? Il collaboratore si rende conto che la sua mansione non gli dà la possibilità di applicare le competenze acquisite nello svolgimento del lavoro giornaliero e la società offre poco spazio per lo sviluppo e la crescita.
La ricerca di Josh Bersin, esperto mondiale in ambito recruiting e leadership, ha dimostrato che per i professionisti la loro capacità di crescere e di progredire è importante quasi quanto il doppio della retribuzione.
Un sondaggio di Mercer, leader globale per lo sviluppo e l’organizzazione del Capitale Umano, ha rilevato che su 163 aziende di grandi dimensioni e di successo affermato, studiate nel 2018, il tasso di abbandono è oltre il 15,5%.
A proposito di questo, nel 1954 lo psicologo Abraham Maslow propose un modello motivazionale dello sviluppo umano basato su una gerarchia di bisogni, disposti a piramide, in base alla quale la soddisfazione dei bisogni più elementari è condizione necessaria per fare emergere quelli di ordine superiore.
Alla base della piramide ci sono i bisogni essenziali alla sopravvivenza, mentre salendo verso il vertice si incontrano i bisogni più immateriali.
Analizziamo meglio questa piramide…
- Bisogni fisiologici: sono i bisogni connessi alla sopravvivenza fisica dell’individuo
- Bisogni di sicurezza: devono garantire all’individuo protezione e tranquillità
- Bisogni di appartenenza: rappresentano l’aspirazione di ogni persona ad essere un elemento della comunità
- Bisogni di stima: l’individuo vuole sentirsi competente e produttivo
- Bisogni di autorealizzazione: si tratta dell’aspirazione individuale a essere ciò che si vuole essere sfruttando le facoltà mentali e fisiche.
Le risorse umane e il management di grandi aziende hanno provato ad applicare la gerarchia dei bisogni per migliorare l’ambiente di lavoro, le performance e la motivazione delle persone in un team.
I bisogni fondamentali, una volta soddisfatti, tendono a non ripresentarsi, mentre i bisogni sociali e relazionali riemergono con nuovi e più ambiziosi obiettivi da raggiungere.
Il senso di insoddisfazione che percepisce una persona per quanto riguarda la vita lavorativa, pubblica e privata è determinata dalla mancata realizzazione delle proprie potenzialità.
Per Maslow l’autorealizzazione richiede una serie di caratteristiche di personalità, competenze sociali e capacità tecniche quali:
- la capacità di vivere la vita in modo totalizzante come un bambino
- il desiderio di sperimentare cose nuove
- la capacità di ascoltare i propri sentimenti nel valutare le esperienze anziché affidarsi al parere degli altri
- l’essere onesti evitando la finzione
- la capacità di assumersi responsabilità e di lavorare sodo
- la capacità di identificare le proprie difese e avere il coraggio di rinunciarvi.
Secondo la gerarchia, l’accettazione da parte di un gruppo è più importante ancora della libertà o della realizzazione personale.
Più la società si fa complessa più il poter contare reciprocamente sugli altri diventa indispensabile, i legami sociali si trasformano in una sorta di prerequisito addirittura per la sopravvivenza fisica ed emotiva della persona.
Roberto, un nostro cliente coaching ci ha raccontato che inizialmente la sua struttura era molto disordinata, basata sulla libertà delle attività, lasciava liberi gli agenti di utilizzare le loro strategie ma ha iniziato a guadagnare con il suo team di 13 listing e 5 buyer solo dopo aver impostato per tutti un’unica strategia, riuscendo a raddoppiare il fatturato in 12 mesi.
Ciò l’ha aiutato a diventare più “chirurgico” nel raggiungere i propri obiettivi e a farli raggiungere a tutto il suo team.
Saper selezionare il giusto team e sapere come mantenere alta la loro motivazione (far sposare l’obiettivo aziendale e condividerlo) creerà un ambiente lavorativo sano e di conseguenza riempirete tutti le tasche di soldini.
Perchè sprecare possibilità di business solo perchè non ti metti in gioco per far fruttare la tua agenzia? Tutto dipende da te.
Vuoi migliorare la selezione e la gestione del tuo team nella tua agenzia immobiliare?
Ti dico come fare nel mio libro “Da Agente a Milionario”.