Maggio 2022 Tiziano Benvenuti

Agente immobiliare, vuoi essere un sopravvissuto o essere spazzato via?

Secondo Charles Darwin “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”

Se pensi al tuo lavoro di agente immobiliare, a quanti cambiamenti sei andato incontro durante la tua carriera? Se sei nel settore da tempo complimenti, fino ad oggi sei un sopravvissuto della tua specie. 

Se sei nel settore da poco tempo, doppi complimenti: hai trovato il periodo giusto per metterti alla prova, e se superi questa ondata di novità sarai pronto per il prossimo cambiamento che avverrà.  

La storia ce lo insegna, ogni periodo porta grandi e piccole “rivoluzioni” nel modo di agire, di pensare e di lavorare. Chi non apre le braccia al cambiamento, per un po’ potrà rimanere a galla, ma prima o poi le energie necessarie alla sopravvivenza crolleranno e nell’agenzia ci sarà un cartello con scritto “chiusa attività”. 

Ecco cosa è accaduto al bistrattato agente immobiliare in questi ultimi quarant’anni:

  • Negli anni ‘80 boom dei franchising. Il sistema di lavoro prevedeva la presenza capillare sul territorio, prezzi e formulari trasparenti, gestione delle richieste, apertura delle agenzie anche sabato e domenica e assistenza post-vendita.
  • Negli anni ‘90 crisi economica e inflazione. Rallentarono le nuove costruzioni, spostando l’attenzione delle agenzie sul comparto dell’usato di qualità e seconde case. In questi anni nacquero le riviste di settore, dove si proponevano contenuti editoriali informativi e annunci di immobili corredati da foto e planimetrie.
  • Dal 2000 in poi, euro e web. Il passaggio all’euro svalutò risparmi e stipendi, ma banche e agenti immobiliari furono agevolati dall’enorme liquidità immessa sui mercati. I “mutui facili” fino al 120% del prezzo misero le basi per il pericoloso raddoppio dei prezzi. 
  • Nel 2008 partì dagli USA la lunga crisi che colpì l’Immobiliare e gli improvvisati del settore.
  • Dopo il 2010 c’è stato proprio un cambiamento epocale. I più deboli hanno abbandonato il campo, i più incalliti sono rimasti ma senza cambiare di una virgola il proprio metodo di lavoro. Solo i più sensibili e attenti hanno visto nella crisi l’opportunità.

Preso atto del dimezzamento dei volumi di vendita e della costante diminuzione dei valori degli immobili, qualcuno ha capito che trasparenza e onestà non bastano più a preservare il ruolo del mediatore nel mercato immobiliare.

Di fronte al cambiamento due sono le possibilità: continuare a sopravvivere con il tuo metodo arrivando a fine mese con l’ansia… oppure abbracciare il cambiamento e sfruttarlo a tuo favore per fatturare ancora di più. 

A proposito di questo ecco la storia di Serena. Lei ha conosciuto la nostra scuola di formazione immobiliare nel 2019. Al suo ingresso in MMO le sue condizioni economiche erano pessime eppure decise di iscriversi al primo corso base “I 4 pilastri del successo immobiliare”.. 

In quei 3 giorni di corso, contro la volontà di tutta la sua famiglia, decise di firmare il contratto di coaching nonostante le difficoltà economiche (rate del mutuo non pagate e altri debiti). Decise però di iscriversi alla coaching per darsi un’ultima possibilità, per uscire da quella situazione prima di cambiare lavoro definitivamente.

Il percorso che ha intrapreso l’ha portata verso la direzione giusta e adesso difficilmente perde il focus. 

La cosa più folle è che quando firmò il contratto di coaching ci chiusero tutti a casa a causa della pandemia! Lei però non si lamentò, non si arrese, grazie alla guida del suo coach spense la tv per non sentire le solite cattive notizie e… iniziò a lavorare. Ha iniziato così a fare ricerca dalla mattina alla sera. 

Serena ha chiuso il 2019 con 14 transazioni,  il 2020 con 60 transazioni e il 2021 con 80 transazioni. 

Questa persona ha abbracciato il cambiamento? Direi proprio di sì! 

Negli ultimi anni l’agente immobiliare si è evoluto grazie alla tecnologia. Gli agenti ormai sono diventati “social” e sfruttano Facebook e YouTube come piattaforme di pubblicità e condivisione. E chi sfrutta la tecnologia al meglio, fattura veramente molto di più.

Secondo uno studio di Nomisma sul mercato immobiliare negli ultimi 5 anni il 63% degli italiani che ha dovuto vendere casa si è affidato ad un agente immobiliare e l’’83% di chi si è affidato ad un agente immobiliare si è dichiarato soddisfatto del servizio ricevuto.

Hai sfruttato questo 83% oppure sei uno di quelli che in questo periodo sta dicendo “non ci sono immobili da vendere” e altre scuse simili?

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